Il Karate si pratica tutta la vita - Budokan San Mauro
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Il Karate si pratica tutta la vita

Il Karate si pratica tutta la vita

KARATE NO SHUGYOU WA ISSHO DE ARU

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“Il karate si pratica tutta la vita”. E’ la base del nostro modo di praticare e, nonostante provenga da una cultura così diversa dalla nostra e da tempi così remoti, viene ricordata da ogni praticante di karate come una delle principali regole da seguire.

E’ la nona regola scritta nel Niju Kun dal maestro Funakoshi, nona in ordine di scrittura ma non di importanza, e viene tutt’oggi ricordata e riproposta dai nostri attuali maestri.

Ho sempre trovato difficile l’applicazione di questa regola durante i miei primi anni di pratica e probabilmente non mi sono mai preoccupato di approfondire il vero significato di questa frase. Preoccuparsi esclusivamente dell’aspetto tecnico e agonistico e pensare all’aspetto filosofico come qualcosa di distaccato e superfluo è un errore che spesso accompagna la pratica dei principianti e penso che sia uno sbaglio tipico di coloro che, appena entrati in un dojo di karate, pongono tutta l’attenzione nell’imparare le tecniche e nel memorizzare gli schemi dei kata.

E’ stato solo dopo diversi anni di pratica, dopo aver conseguito la qualifica da istruttore ed iniziato l’insegnamento del karate che ho iniziato a riflettere su questo aspetto. Oggi  riesco a focalizzare con più maturità cosa significhi praticare karate tutta la vita.

Il primo significato che mi viene in mente pensando alla frase “il karate si pratica tutta la vita” è quello di “praticare con costanza”, senza mancare agli allenamenti, e con l’idea di non smettere mai come se fosse un percorso che non ha mai fine. E in effetti è così, nella vita di un karateka non si finisce mai di imparare ed ogni occasione di allenarsi diventa un opportunità di ulteriore crescita.

Il secondo concetto che associo a questa frase, e che ho imparato con la mia esperienza, è legato alla qualità di rimanere umili e sentirsi per tutta la vita dei praticanti ancor prima di insegnanti. Solo in questo modo si potrà avere la mente libera per accettare gli insegnamenti dei nostri maestri e trasmetterli con umiltà ai nostri allievi.

L’ultima idea che mi sorge, quella che mi da maggior spunto di riflessione e che penso sia la più importante, è quella che praticare il karate tutta la vita significhi praticarlo in ogni momento della vita. Quindi non è una questione di durata negli anni ma di trasportare i valori imparati in allenamento e le regole del dojo kun al di fuori della palestra, nella vita di tutti i giorni.

Per capirne meglio il significato è importante non considerare il concetto di “praticare” solo come “allenare la tecnica” ma pensare la pratica di questa disciplina come la concretizzazione di tutti i valori racchiusi in essa in ogni azione, pensiero e istante della vita.

Riuscire a trasportare i valori del dojo kun nella vita di tutti i giorni è il vero significato di “praticare il karate tutta la vita”. Essere sinceri con se stessi, rafforzare il carattere, essere costanti e vivi nello spirito, rispettare le regole ed avere il massimo autocontrollo.

Andrea Silenzi

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